L'ISTRUZIONE CIVILE E RELIGIOSA IN TELGATE
Le prime notizie d'archivio che riferiscono circa l'attività didattica a favore della gioventù di Telgate risalgono all'anno 1689.
Si legge in una relazione dell'arciprete Carlo Cabrini che don Cristoforo Marenzi, residente in casa sua paterna: «è maestro di figlioli, insegna a leggere, scrivere e far conti, mentre non esiste nessuna maestra di figliuole». (All'epoca Telgate aveva una popolazione di 670 abitanti, di cui solo 440 adulti).
Pochi anni dopo, troviamo la segnalazione di due altri cappellani che si prestano al medesimo scopo: don Gabriele Facchinetti, di anni 32, che si esercita nell'insegnare ai figlioli a leggere, scrivere e primizie di grammatica, come pure don Alessandro Gatti, di anni 34, che insegna anche a far conti. Nel 1717, per la prima volta, troviamo citati dei laici dediti all'insegnamento: «Due maestri che insegnano ai figlioli a scrivere e dottrina cristiana (Domenico e Tomaso Duelli); per le figliole non c'è maestra alcuna, solo qualche signora insegna a qualcheduna per carità».
Nel 1781 l'impegno per l'istruzione si allarga maggiormente: «La Confraternita dei Disciplini Bianchi, chiamata anche della Misericordia, salaria i maestri dei figlioli e le maestre delle figliole. Per mezzo di due deputati elegge maestri e maestre».
II primo accenno a un insegnamento elementare vero e proprio si trova negli atti della visita pastorale relativa all'anno 1865.
«Vi ha la scuola elementare, tanto pei fanciulli che per le fanciulle. Il maestro è il signor Angelo Belotti, la maestra la sig.ra



Maria Viviani. Il maestro è buono ma poco attivo, la maestra è buona e attiva».
Non faccia meraviglia se l'arciprete del tempo abbia espresso un giudizio di merito, ciò rientrava nei suoi doveri specifici. Infatti in quell'epoca ogni parroco era investito dell'autorità di direttore scolastico locale.
Ogni archivio parrocchiale contiene le cartelle scolastiche che raccolgono circolari e fogli manoscritti riguardanti il funzionamento della scuola. Una circolare diretta ai parroci dice che nel regno del Lombardo Veneto si affidava ai parroci il compito di presiedere alle scuole elementari locali come direttore, come maestro di religione e come moderatore di moralità. Come direttore doveva comporre all'inizio dell'anno l'elenco dei ragazzi atti alla scuola, vigilare sull'osservanza del regolamento interno, curare gli orari e la condotta morale degli scolari. A lui competeva la trasmissione ai maestri degli ordini dell'ispettore distrettuale, osservare la condotta e la puntualità dei maestri e altre delicate mansioni.
Da quanto esposto, si comprende come già fin d'allora per la chiesa e lo stato, l'istruzione civile e la formazione religiosa fossero intese come elementi fondamentali per lo sviluppo armonico della personalità degli alunni. Il campo dell'istruzione religiosa è sempre stato specifico per l'azione dei sacerdoti, e fin da tempi antichi ogni parrocchia ha avuto scuole di dottrina e istituzioni operanti nel settore della catechesi, sia per i giovani che per gli adulti.
A Telgate la cosiddetta «Scuola della Dottrina Cristiana ha potuto sempre godere
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