LA TORRE CAMPANARIA E LE CAMPANE
La torre companaria che si erge possente, anche se leggermente inclinata, poco discosta dalla chiesa parrocchiale,
è carica di storia.
Faceva parte del gruppo di torri che sorgevano nei punti strategici dell'area fortificata che delimitava l'antico castello.
Questa era la più alta e robusta perchè la più vicina alla parte del castello abitata dai signori
di Telgate.
Attraverso i secoli passò in proprietà delle varie potenti famiglie telgatesi.
Certo che nel periodo medioevale nessuno dei suoi nobili proprietari (Gisalbertini, Vavassori, Malatesta, Gonzaga e Marenzi)
avrebbe mai immaginato che un giorno sarebbe diventata proprietà di un prete, che l'avrebbe poi trasformata in
campanile.
Ciò avvenne nel 1736 quando dai conti Marenzi la acquistò, insieme ad alcune sale del castello, l'arciprete
Bartolomeo Arici, il costruttore della nuova chiesa arcipresbiterale e della casa canonica (incorporando le sale del
palazzo nobiliare).
Con gesto munifico fece dono alla chiesa e al popolo di Telgate della torre perchè, dopo costruita sulla
sommità un'opportuna galleria, fungesse da torre campanaria.
Il dono è ricordato dalla seguente epigrafe che si legge su una lapide murata all'ingresso della torre stessa:
HANC SUI JURIS TURRIM
ECCLESIAE ET POPULO CONCESSIT
BARTOLOMEUS ARICIUS
ARCHIPRESBITER
ANNO DOMINI MDCCXXXVI
In una relazione del 1865 l'arciprete Ignazio Bagioli scrisse: «Il campanile porta l'orologio che è della
Comune, la croce in cima manca».
Le campane sono otto, formano un ottimo concerto in «si grave», fuse dalla rinomata ditta Giacomo Crespi di Crema
nell'anno 1837 e benedette dal vescovo monsignor Gritti Morlacchi. Tre anni dopo però, la terza campana si
ruppe e venne rifusa dalla ditta Monzini di Bergamo, con una armonizzazione con le altre sette campane perfettamente
riuscita.
Purtroppo nel 1942, in seguito alla requisizione delle campane per scopi bellici, le due campane più grosse furono
levate e consegnate al governo.
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La gente, ricordando altre simili esperienze, commentò con profonda
amarezza: «Campane a terra, persa la guerra!», e fu facile profeta.
Il 23 settembre 1948 il vescovo monsignor Adriano Bernareggi consacrò le due nuove campane fuse dalla ditta
Luigi Ottolina di Seregno e collocate sulla torre dalla ditta fratelli Pagani di Tagliuno. La campana maggiore
è intitolata al Crocifisso e a san Giovanni Battista,
l'altra alla Madonna del Rosario e a san Giuseppe.
Sembra strano che un concerto come quello di Telgate, risultante come l'insieme di campane uscite da tre fonderie
diverse, si armonizzi tanto bene da essere ritenuto uno tra i migliori dell'intera zona.
A titolo di curiosità storica riportiamo una precisazione scritta dall'arciprete Angelo Asperti nel 1912:
«Il Comune ha l'uso della campana maggiore per servirsene per le adunanze consigliare, per le elezioni comunali e
politiche, per l'estrazione del numero pei giovani coscritti, per l'esattoria e per le vaccinazioni.
È a carico del Comune la manutenzione della campana maggiore, viene suonata dal cursore comunale il quale
tiene la chiave del campanile».
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