degli infermi per le mani del vescovo e dell'arciprete; si può ben dire che tale rito è stato ormai riscattato dal terrore d'una volta che lo vedeva come estremo viatico verso la morte, per viverlo invece come sacramento del conforto nel dolore della malattia. È stata una cerimonia seguita con fede profonda e commossa.
Al termine della santa Messa l'Arciprete ha dato la notizia che toglieva ogni dubbio sullo svolgimento della processione programmata per il pomeriggio del giorno seguente. Infatti già nella tarda sera del venerdì, dopo giorni di bel tempo, era arrivata la pioggia che aveva continuato a cadere lungo la notte ed aveva dilagato per tutto il sabato creando in tutti l'incertezza circa lo svolgimento della solenne processione. L'arciprete ha annunciato: «Domani pomeriggio, anche se pioverà, porteremo in trionfo Cristo Crocifisso lungo le nostre contrade». La folla presente ha accolto con chiara viva soddisfazione tale decisione.
A sera, alle ore 20, nuova solenne concelebrazione; concelebranti erano i sacerdoti nativi di Telgate, il Superiore del Convento dei Frati minori francescani di Cividino e il Superiore dei Padri Passionisti di Calcinate, e i Parroci delle parrocchie che fanno parte della vicaria di Telgate: Bolgare, Chiuduno, Cividino e Grumello del Monte. È stata questa una funzione che non poteva mancare nella cornice delle celebrazioni ed ha avuto il meritato successo proprio nel simbolo dell'unità e della fraternità, ed anche come implorazione di Dio del dono di nuove vocazioni sacerdotali e religiose nell'ambito della nostra comunità.

DOMENICA 18 SETTEMBRE - Alle ore 8 ha celebrato la santa Messa monsignor Federico Berta, invitato a queste nostre feste come segno di collegamento con i protagonisti delle celebrazioni fatte nel 1937. A quel tempo monsignor Berta era segretario del vescovo di Bergamo monsignor Adriano Bernareggi che incoronò il Crocifisso: indovinata quindi la sua presenza, da lui poi ben sottolineata nelle parole rivolte ai fedeli: erano tutte parole di ricordo di indimenticabili fatti vissuti.
Alle ore 10,30 monsignor Giovanni Locatelli, vescovo di Rimini e di san Marino e Montefeltro, ha celebrato la Messa Pontificale rivolgendo ai fedeli la sua profonda e dotta parola sul Cristo Crocifisso.
Non è fuori posto ricordare che durante questa celebrazione eucaristica, dalle finestre della chiesa entravano timidi raggi di sole; probabilmente a Cristo Crocifisso non era piaciuta la camicia di forza (celofan) preparata perchè non si bagnasse in caso di processione con la pioggia,
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La folla presente alle celebrazioni del 40° fa rivivere lo spettacolo di fede vissuto all'Incoronazione, e fa prevedere la medesima partecipazione per il Cinquantenario.

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e quindi ci annunciava la clemenza favorevole del tempo, ma più probabilmente il buon Dio voleva premiare la fede, l'entusiasmo e i sacrifici dei Telgatesi nel preparare degnamente il suo trionfo lungo le vie del paese.

LA TRIONFALE PROCESSIONE - La processione con il santo Crocifisso è stata un'apoteosi, un vero trionfo per la numerosa folla che vi ha partecipato e
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