dell'ottimo concerto di campane (1837); avvenimenti che furono magnificamente illustrati da Sua Ecc. Mons. Angelo Roncalli nel discorso tenuto alla Messa solenne, pontificata da Mons. Vincenzo Cavadini, Protonotario Apostolico, con assistenza maggiore di S. E. Monsignor Roncalli, il quale, nella sua Messa Prelatizia aveva amministrata la Comunione Generale a tutta la gioventù telgatese.
La poderosa Scuola Corale ed Orchestrale del giovane maestro Aldo Nessi di Bergamo, tanto alla Messa solenne come ai Vespri, eseguì ottimamente uno sceltissimo programma di musica sacra.
Agli Ecc.mi Mons. Franco, Mons. Roncalli e Mons. Belotti, si aggiunse nel pomeriggio, anche S. E. Mons. Bernareggi, Vescovo di Bergamo, accolto festosamente dal Clero e dal popolo, il quale, dopo i Vespri Pontificali, amministrò la Sacra Cresima a circa quattrocento fanciulli, accorsi anche dai vicini paesi. Verso sera si ebbe un buon concerto del Corpo Musicale di Grumello del Monte, e più tardi la prima serata di illuminazione elettrica della chiesa, del campanile, del sagrato e delle adiacenze.

LA GIORNATA E IL RITO DELLA INCORONAZIONE -

Siamo alla domenica, la giornata principe delle feste: la grande giornata in cui il veneratissimo Crocifisso sarà solennemente incoronato, sul piazzale della chiesa. Sull'ala destra del vasto sagrato è preparato un amplissimo presbiterio, sul quale s'innalzano un grande altare, il trono per il Vescovo celebrante, i seggi per i Vescovi assistenti, del Capitolo della Cattedrale, per gli altri Prelati, le tribune per le Autorità civili e per le Rappresentanze; nonché per la numerosa Scuola Corale di Alzano Lombardo che, accompagnata anche dall'orchestra, dovrà decorare i sacri riti della Incoronazione.
Fuori piove; ma nelle mani e nei cuori ferve l'entusiasmo religioso e brilla la certezza che le grandi funzioni potranno celebrarsi all'aperto in tutto lo splendore della solennità.
Nella chiesa intanto, si alternano le Messe prelatizie degli Ecc.mi Vescovi; numerosi sacerdoti prestano l'opera loro ad ascoltare le Confessioni, e folle innumeri, accorse anche da lontano, si accostano devotamente alla Sacra Mensa, ed adorano il Crocifisso non ancora incoronato.
Nella speranza che la pioggia sosti e consenta la Incoronazione, il discorso di Mons. Bernareggi e il solennissimo Pontificale all'aperto, si lavora febbrilmente per gli ultimi preparativi, cosicché il grandioso alto presbiterio e l'altare si presentano magnifici, come in una ricca cattedrale.
Intanto è un'ininterrotto sopraggiungere di folle devote che vengono dal bergamasco, dal bresciano ed anche da altre parti, accolte e salutate dai Corpi Musicali di Chiuduno, di Bolgare, e di Grumello. È pure numeroso il Clero secolare e regolare accorso, con a capo il venerando Capitolo della Cattedrale.
Fiduciosi che il veneratissimo miracoloso

Crocifisso intervenga, si decide di celebrare i sacri riti all'aperto; e, infatti, cessata la pioggia, alle ore 10, si dà principio alla cerimonia della Incoronazione, che riesce solennissima, devotissima, e quanto mai commovente.
Quando il corteo dei Sacerdoti, dei Canonici, dei Prelati, dei Vescovi, delle Autorità civili, ecc. esce ordinatissimo, dalla chiesa arcipretale, e il S. Crocifisso è recato a braccia da quattro Sacerdoti Coadiutori di Telgate in tunicella e lo squillo della tromba e gli altoparlanti danno l'annunzio alla folla sterminata di molte e molte migliaia, si fa un silenzio solennissimo.
La Scuola Corale di Alzano canta maestosamente il Vexilla Regis prodeunt e I'Haec dies quam fecit Dominus, che gli altoparlanti diffondono ovunque.
Intanto sul grande presbiterio prendono posto quanti hanno preso parte alla solennissima cerimonia: tra essi il Podestà, il Vice-Podestà, il Segretario Politico, il Segretario Comunale di Telgate, il Conte Guido Suardi di Trescore, il Comm. Giovanni Finazzi e la Signora Finazzi-Brignoli, i quali fungono da Padrino e Madrina della Corona che cingerà tra brevi istanti la fronte augusta del Divino Crocifisso, il notaio Azzoni che deve rogare l'atto della Incoronazione, i Membri del Comitato, con a capo l'Arciprete, visibilmente commosso.
Il sacro rito della Incoronazione ha principio. Don Costantino Brignoli legge ad alta voce alla folla il Decreto della Incoronazione nella sua traduzione italiana.
Intanto si avanzano verso il soglio vescovile il Padrino Comm. Finazzi e la Madrina Sig.ra Finazzi-Brignoli, e presentano la Corona d'oro e d'argento, recata sopra un ricco cuscino dal paggetto Antonio Terzi, a Sua Eccellenza il Vescovo Mons. Bernareggi, che solennemente la benedice con un rito speciale e la incensa.
Indi ai piedi dell'altare il Vescovo intona l'antifona: Corona aurea super caput Eius, etc., che la Scuola Corale di Alzano canta con grande espressione.
Un triplice squillo di tromba annunzia il momento solennissimo. Tutti gli occhi dell'immensa moltitudine sono rivolti verso il Vescovo celebrante ed il gruppo che lo circonda: tutti gli animi, tutti i cuori sono commossi: moltissimi non possono trattenere le lagrime.
Il Vescovo riceve poscia la Corona dalle mani del Padrino e della Madrina vivamente emozionati; indi, salito sopra un triplice gradino, orna, con la Corona d'oro e d'argento il Capo del Santissimo Crocifisso, dicendo ad alta voce, in lingua latina: «Come per mano nostra Tu vieni Coronato in terra, così anche noi meritiamo di essere da Te coronati di gloria e di onore su in cielo». Indi incensa il veneratissimo incoronato simulacro di Cristo: e poscia recita altre orazioni, mentre i cantori cantano: Existe Sion Filiae, Regis pudicae virgines, Christi Coronam cernite, Quam mater ipsa texuit.
Frattanto il Notaio Dott. Alessandro Azzoni stende il verbale della Incoronazione, che fa firmare dal Vescovo celebrante, dagli altri Vescovi, dall'Arciprete, dal Podestà, dal Segretario Politico, dal Padrino e dalla
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