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Clero e laici, ospiti della casa Ferrari, nel giorno dell'Incoronazione, con al centro i monsignori
Bernareggi, Roncalli, Belotti e l'arciprete don Clienze Bortolotti.
LA CRONACA
DELL'INCORONAZIONE

(18-21 SETTEMBRE 1937)

Cinquant'anni or sono Telgate viveva le indimenticabili giornate dell'Incoronazione del Santo Crocifisso; giornate piene, troppo commoventi, troppo solenni perchè la polvere di cinque decenni le abbia potute concellare od offuscare nella mente di chi le ha vissute. Fu quello uno degli avvenimenti della storia della nostra comunità che maggiormente lasciarono il segno nella vita religiosa; che questa affermazione non sia semplice retorica ma corrisponda a verità, lo dimostra la commozione e la gioia con cui, fu accolta la notizia che nel settembre 1977, avremmo, il più decorosamente possibile, ricordato e commemorato quelle giornate, e lo dimostra ancora l'entusiasmo con cui la nostra comunità si prepara ora a celebrare il cinquantenario.
A conforto e vanto di chi ricorda quelle solennità per esserne stato testimone e protagonista, ad edificazione e stimolo di chi, più giovane, ne ha solo, ma certamente sentito parlare, riportiamo integrale la cronaca di quell'avvenimento riferita da «L'Eco di Bergamo» del 23 settembre 1937:
Telgate, 22 settembre 1937

Ho voluto attendere che le feste di Telgate per la Incoronazione del Santissimo Crocifisso fossero terminate per darne una relazione completa, per quanto sintetica e riassuntiva.

Da lungo tempo desiderate, attese, pensate; precedute e preparate prima dalle Sante Missioni, poi con un Sacro Triduo predicato con zelo apostolico da S. E. Mons. Franco, Vescovo di Crema; iniziate con devoti pellegrinaggi delle parrocchie dei Vicariati di Telgate, di Trescore, di Calepio, di Ghisalba, si svolsero grandiosamente ma ordinatamente, nei giorni di sabato, domenica e lunedì; e si svolsero in un ambiente, malgrado il brutto tempo, saturo di entusiasmo religioso e tra immense folle di fedeli accorse da ogni parte.
La bella chiesa parrocchiale si presentava paradisiaca nel decorosissimo aristocratico apparato fatto dal Volpi e dal Bianchetti di Bergamo, addobbatori, e dal decoratore Zappettini, con illiminazione fatta da Brena e Daminelli.
Il paese poi, tutto rimesso a nuovo, a cura del Comitato Promotore ed anche dai privati era tutto uno splendore di archi, di fiori, di ornamenti, di zendaline, di epigrafi, ecc. E se il maltempo non avesse impedito alcuni lavori, si sarebbe presentato ancor più vago e splendente.

LA GIORNATA DEI RICORDI CENTENARI - La giornata di sabato fu particolarmente consacrata a ricordare il secondo Centenario della chiesa Arcipretale Plebana; il trasporto che vi fu fatto del S. miracoloso Crocifisso dal piccolo Oratorio dei Disciplini Bianchi, ove prima si conservava (1737); ed anche il primo centenario
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