Invano cercheremo ai suoi piedi la Vergine e S. Giovanni piangenti la morte dell'Uomo-Dio: al loro posto troveremo
piuttosto degli Angeli, che gli recano lo scettro e la corona, simboli dell'autorità e dignità
regale; gli Angeli che non apparvero affatto sul Calvario intorno al Cristo morente, ma furono invece i testimoni
della sua gloriosa Risurrezione. La Croce stessa; già strumento di supplizio e di'ignominia, la troviamo
ornata di oro e di gemme, come si conviene al trono di un Re, al carro di un trionfatore.
Il suggello autorevolissimo alla Incoronazione del Crocifisso lo ha dato e lo dà la Chiesa, col promuovere
ufficialmente la devozione al culto a Cristo Re, colla istituzione della festa della Regalità di Cristo;
lo ha dato il Pontefice Pio XI colla magnifica Enciclica sulla Regalità di Cristo.
Sia dunque incoronato anche il Crocifisso di Telgate, che dalla sua Croce e dal suo Altare ha sempre mostrato la
sua regale munificenza colle grazie, coi favori, coi benefici d'ogni sorta che, a piene mani, fa piovere sui suoi
devoti di Telgate e d'altrove.
E regni il Crocifisso Incoronato, regni, dalla sua Croce, e dal suo altare, sulle persone, sulle famiglie, sul
lavoro, sulle campagne, sulle industrie, sui cuori, sulle anime dei Telgatesi, e di quanti altri Gli sono sinceramente
devoti; ma regni anche sui popoli e sulle nazioni, e specialmente sull'Italia, carissima nostra patria, a garanzia
di pace, di incremento di cristiana civiltà».
don Clienze Bortolotti
DUE PREZIOSISSIME LETTERE
Nella corrispondenza conservata in archivio e riguardante la preparazione organizzativa delle Solennità
dell'Incoronazione del S. Crocifisso, abbiamo trovato due lettere scritte da S. E. Mons. Angelo Giuseppe Roncalli
all'Arciprete don Clienze Bortolotti.
L'Arc. don Clienze Bortolotti aveva scritto a Mons. Angelo Giuseppe Roncalli, allora Nunzio Apostolico in Turchia,
invitandolo a Telgate per le Solennità del S. Crocifisso.
Mons. Roncalli rispose:
Istanbul, 15 maggio 1937
Rev.mo e caro don Clienze,
Non le nego che il rivedere i suoi caratteri mi ha fatto proprio piacere. E sarò lieto di venirmene in
settembre in Telgate per le sue feste. Ella sa che può contare sulla mia povera persona, per molto, per poco
e anche per niente, cioè per la sola presenza. Basta che ella si metta in buona intelligenza con Sua
Eccellenza Monsignor Vescovo su tutto: ed io sarò ai suoi ordini.
Spero per quella stagione di trovarmi in vacanza: e farò del mio meglio per coordinare tutte le circostanze
cosicchè io
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non le manchi per la sua consolazione e anche per la mia.
Intanto continuiamo a lavorare ed a meritarci il riposo eterno. Che impressione a vedere i caratteri calligrafici
di un vecchio amico dopo parecchi anni. La stessa che ella proverà rivedendo l'umile sottoscritto coi suoi
55 suonati e coi capelli bianchi. Ma la giovinezza non è nei capelli né negli anni, pochi o molti.
Carissimo don Clienze, saluti ultra cordiali ed auguri di ogni conforto. Preghiamo insieme.
Aff.mo Angelo Giuseppe Roncalli
L'Arciprete don Bortolotti, avuta da Monsignor Roncalli la risposta affermativa, che cioè sarebbe stato
presente a Telgate per l'incoronazione del Santissimo Crocifisso, prese coraggio per allargare l'invito proponendo
al medesimo Monsignor Rocalli di venire anche a predicare il triduo in preparazione alle solennità.
Questa volta la risposta non fu affermativa a causa di altri impegni, ma fu ancora una risposta, diciamo così,
di stile «Roncalli». Ecco il testo della seconda lettera:
Atene Panepistimiou, 22 19 agosto 1937
Carissimo don Clienze,
La sua del 5 mi cercò a Istanbul quando io ne ero già partito, e riuscì a sorprendermi
solo stamattina al mio ritorno da un giro prolungato nelle isole dell'arcipelago Greco dove pure mi spingono le
ragioni del mio ministero.
lo posso assicurarle la mia presenza a Telgate per i giorni 18, 19 e 20 settembre, e per qualunque servizio,
felice se a me sarà riservato il più modesto. Ma non posso garantirle nulla per i giorni del triduo che ella
mi indica, essendomi già impegnato per cose mie importanti.
Di salute sto bene, grazie a Dio: e vorrei impiegarla nel far piacere agli amici più cari. Ma le circostanze mi
impongono una misura del darmi.
Del resto avremo tempo a vederci prima delle feste sue di Telgate: forse ci incontreremo a Verdello.
Intanto gradisca il mio saluto più cordiale, e l'augurio che con calma e con pace tutto riesca bene nelle
onoranze che ella prepara al suo SS. Crocifisso.
Aff.mo Angelo Giuseppe Roncalli
P.S. - Le rispedisco i francobolli che mi ha mandato per la risposta perchè qui in Turchia i francobolli
italiani proprio non servono.
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