e sopratutto la demolizione di un meraviglioso parco con alberi secolari per ricavarne un campo di calcio. Tutto ciò non fu certo gioioso per nessuno, ma si rese purtroppo necessario.
Nel dicembre 1965 si chiuse a Roma il Concilio Vaticano II e monsignor Biennati, all'età di 81 anni, si trovò alle prese con le riforme da attuare per un opportuno aggiornamento delle strutture e dell'attività pastorale.
Con la forza e il coraggio che sempre l'avevano sostenuto in passato cercò di affrontare anche la nuova situazione, fino a quando, sotto il peso di 88 anni, non decise di ritirarsi per un più che meritato riposo. Il 24 settembre 1967, riconoscente, l'Amministrazione Comunale gli conferì la cittadinanza onoraria.
Nel 1981 rinunciò alla Parrocchia, ma vi rimase come ospite: un parrocchiano gli mise gentilmente e generosamente a disposizione una decorosa abitazione in cui visse appartato, prudente, rispettoso del successore, attendendo ancora allo studio e soprattutto alla preghiera. Decano del clero bergamasco, morì a 97 anni il 26 giugno 1981. Lasciò scritto un giudizio molto sintetico di Telgate, ma altrettanto significativo: «la popolazione è buona e religiosa». Se lo affermò uno che in Telgate visse per 38 anni, gli si può tranquillamente credere.



Don GILDO RIZZI
ARCIPRETE DAL 1971

II 21 novembre 1971, festa di Cristo Re, fece il suo ingresso solenne in Telgate, il nuovo arciprete don Gildo Rizzi.
Nato a Schilpario il 1 ° maggio 1924, ultimo di cinque fratelli di cui uno disperso in Russia, divenne sacerdote il 22 maggio 1948. Il giorno stesso dell'ordinazione sacerdotale fu inviato come curato a Bratto dove si fermò per 18 mesi, pochi in verità, ma più che sufficienti per esprimere tutto il suo zelo di novello sacerdote e farsi apprezzare e ben volere da tutti, in primo luogo dal parroco don Bortolo Tomasoni. Trasferito a Caprino Bergamasco come direttore dell'oratorio vi operò fino al 1955, passando poi alla direzione dell'oratorio di Gazzaniga, ove era prevosto monsignor Lazzari condiscepolo dell'arciprete di Telgate monsignor Biennati. A Gazzaniga svolse pure le mansioni di coadiutore parrocchiale, arricchendo così ulteriormente la propria esperienza in campo pastorale in un momento particolarmente difficile della vita ecclesiale, come quello dell'immediato dopo Concilio Ecumenico Vaticano II.
Don Rizzi è giunto a Telgate nel periodo in cui si sentiva da più parti l'esigenza di consolidare i punti maggiormente validi delle nuove esperienze intraprese e,contemporaneamente, mettere ordine nei settori che, per eccesso di improvvisazione e facili entusiasmi, avevano provocato fughe in avanti, o che per innato spirito di conservazione costituivano ragione di massa frenante.
Era il periodo che richiedeva da parte di tutti: sincera volontà di cambiare, ma con misura; decisione di interventi, ma con prudenza; complessità di programmazione, ma con chiarezza di idee. Il tutto associato a tanta pazienza, equilibrio, speranza e profondo spirito ecclesiale.
I primi passi, non incerti ma nemmeno precipitosi, del nuovo arciprete si sono mossi nella direzione di conoscere le persone, le intenzioni e i progetti dei più stretti collaboratori e dei gruppi operativi nella pastorale parrocchiale, per poterne meglio coordinare il lavoro e concretare una composizione di intenti proficua all'intera comunità.
Nell'impostazione e in successiva conduzione di tale lavoro fu molto utile al nuovo la presenza del vecchio arciprete, che nel tipo di sincera collaborazione instaurato tra le due persone, pur tanto diverse per mentalità ed esperienze, non lesinò mai il dono di preziosi consigli e suggerimenti opportuni.
Dalla conoscenza all'operatività il passaggio non poteva che essere obbligato, e pertanto hanno avuto inizio i molteplici interventi nei settori più delicati della pastorale, per dare incremento a quanto già esistente e tentare nuove impostazioni per iniziative di completamento.




L'arciprete don Gildo Rizzi.

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