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Le cinque grandi tele del presbiterio (sopra), opere pregevoli di Giovanni Carobbio, Francesco Paglia e Pietro Damini di Castelfranco. Negli anni 1976-77-78, ad opera del restauratore Alessandro Allegretti di Bergamo, sono state riportate al loro primitivo splendore. Interessanti particolari sull'intervento di restauro sono riferiti a pag. 107 e seguenti.
Dalla consultazione d'archivio è stato possibile conoscere le generalità e l'epoca del restauratore che in passato, non molto opportunamente, pasticciò, per fortuna in modo non irreparabile, le cinque splendide tele: si tratta del pittore Angelo Ceroni di Bergamo che per il lavoro compiuto nel 1884 percepì la non indifferente somma di lire 560.
L'intera opera di recente restauro dei cinque grandi quadri è stata voluta e curata dall'arciprete don Gildo Rizzi. Molti particolari, certamente interessanti, a riguardo dell'opera compiuta dal restauratore Sandro Allegretti, si possono leggere più avanti nel brano che tratta l'attività dell'arciprete don Gildo.

GLI OGGETTI E LE SUPPELLETTILI DI PREGIO - Tra i preziosi in dotazione alla chiesa di Telgate meritano di essere segnalati: una croce processionale in lamina di rame dorato del primo '500; un paramento in ganzo d'oro intessuto a minuti ornati orientaleggianti, del '600; un turibolo con navicella in argento sbalzato e cesellato del '700, che, con altri vasi e vassoi d'argento, provengono da san Paolo d'Argon (1798).
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