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onorare Dio da uomo intero quindi con lo spirito e col corpo, coll'interiorità e anche con l'esteriorità.
A celebrazioni avvenute, chi aveva vissuto la solennità dell'Incoronazione, ha goduto per una commemorazione
degna di quell'avvenimento; chi, più giovane, ne aveva solo sentito parlare, ha vissuto il 400 anniversario
con spontanea e convinta partecipazione e con viva soddisfazione morale e spirituale.
Per tutto quanto è stato fatto e vissuto, sia lodato il Signore, datore di ogni bene, il quale ci ha elargito
giornate ricche di spiritualità e certamente proficue di propositi e di impegni di fedeltà a Cristo Signore
e di intensificazione della nostra vita cristiana.
Le solennità celebrate siano per tutti i Telgatesi giusto e meritato motivo di orgoglio, e soprattutto
siano spinta e pungolo a rimanere attaccati e fedeli al S. Crocifisso: non si può essere sempre in festa e
in solennità, ma ogni giorno si può e si deve essere in festa nella gioia della propria fede, nella
limpidezza della propria coscienza cristiana, nell'onestà e nel galantomismo della propria vita privata,
familiare, sociale e comunitaria; col proprio modo di pensare, di parlare, di agire e di vivere è possibile
portare sempre in trionfo il nostro S. Crocifisso.
Cari Telgatesi: le più vive congratulazioni per quel che avete fatto e il più profondo augurio di continuare
sempre più e sempre meglio!»
II vostro arciprete
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