fotografia di pagina 76 onorare Dio da uomo intero quindi con lo spirito e col corpo, coll'interiorità e anche con l'esteriorità.
A celebrazioni avvenute, chi aveva vissuto la solennità dell'Incoronazione, ha goduto per una commemorazione degna di quell'avvenimento; chi, più giovane, ne aveva solo sentito parlare, ha vissuto il 400 anniversario con spontanea e convinta partecipazione e con viva soddisfazione morale e spirituale.
Per tutto quanto è stato fatto e vissuto, sia lodato il Signore, datore di ogni bene, il quale ci ha elargito giornate ricche di spiritualità e certamente proficue di propositi e di impegni di fedeltà a Cristo Signore e di intensificazione della nostra vita cristiana.
Le solennità celebrate siano per tutti i Telgatesi giusto e meritato motivo di orgoglio, e soprattutto siano spinta e pungolo a rimanere attaccati e fedeli al S. Crocifisso: non si può essere sempre in festa e in solennità, ma ogni giorno si può e si deve essere in festa nella gioia della propria fede, nella limpidezza della propria coscienza cristiana, nell'onestà e nel galantomismo della propria vita privata, familiare, sociale e comunitaria; col proprio modo di pensare, di parlare, di agire e di vivere è possibile portare sempre in trionfo il nostro S. Crocifisso.
Cari Telgatesi: le più vive congratulazioni per quel che avete fatto e il più profondo augurio di continuare sempre più e sempre meglio!»
II vostro arciprete
Le iscrizioni celebrative poste sulla facciata della chiesa parrocchiale in occasione del 40° (a sinistra) e del cinquantenario (a destra) dell'incoronazione del santo Crocifisso.
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