II tronetto è stato addobbato con fiori bianchi e angioletti, e il santo Crocifisso è stato protetto
con un drappo di velluto rosso con ricami in oro.
Arcivescovo di Sassari, i quali con Mons. Re e con Sua Ecc. Mons. Belotti precedevano il Crocifisso Incoronato,
che procedeva innalzato trionfalmente sopra un gioiello di trono, allestito per la circostanza e finemente lavorato
dal vecchio ma sempre bravo scultore Donadoni di Bergamo.
Sotto ricchissimo baldacchino, seguiva la preziosa Reliquia del Legno di Santa Croce, recata da Sua Ecc. Mons. Roncalli,
e una immensa folla di persone d'ogni condizione chiudeva l'imponentissimo corteo, che tra due ali di popolo devotissimo
percorse le vie del paese, riunendosi poi sul grandioso palco eretto sopra il sagrato.
Sua Ecc. Mons. Roncalli pronuncia ancora uno di quei suoi discorsi elevati ed affettuosi insieme che le cristiane
udienze ascoltano sempre tanto volentieri e con tanta edificazione. Christus heri, hodie ed in saecula ne è
il tema, svolto magnificamente. A noi duole che la ristettezza dello spazio non ci consenta che questo cenno.
Dopo l'ultima preghiera di adorazione al Crocifisso Incoronato, sulla immensa folla scende la benedizione col Legno
di Santa Croce; indi il Crocifisso è divotamente riportato in chiesa
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e ricollocato nella gloria luminosa del Zappettini, fino a tarda ora della sera visitato ed adorato
dalla folla.
Il distintissimo Corpo Musicale di Alzano tiene un applaudito concerto. La generale illuminazione ed i fuochi
artificiali chiudono brillantemente anche questa terza giornata di feste.
NELL'INTIMITÀ FAMIGLIARE - Martedì fu la giornata della reposizione del Crocifisso Incoronato nel suo
altare; però S. Ecc. Mons. Belotti volle benevolmente ancora parteciparvi, celebrando la Messa Prelatizia
ed assistendo pontificialmente alla Messa solenne, celebrata dal nostro Arciprete, il quale, al Vangelo, effuse,
in un commosso e commovente discorso, tutti i delicati sentimenti dell'animo suo nella faustissima circostanza,
che rimarrà incancellabile dalla memoria e che sarà ricca di frutti preziosi.
LA PIA UNIONE
DEI «DIVOTI»
DEL SANTO CROCIFISSO
È doveroso ricordare la «Pia Unione dei divoti del Santo Crocifisso di Telgate» nata ai tempi dell'arciprete
don Clienze Bortolotti, nel 1934, e tuttora esistente.
Per chiarire i motivi e i vantaggi di tale Pia Unione, riportiamo lo Statuto e il Regolamento stilato al tempo
della nascita dell'Associazione con regolare imprimatur del vescovo di allora, monsignor Adriano Bernareggi.
STATUTO E REGOLAMENTO
Art. 1 - A perenne ricordo del XIX Centenario della Redenzione, è eretta, nella chiesa arcipresbiterale di
Telgate, all'altare del SS. Crocifisso, la «Pia Unione dei divoti del santissimo Crocifisso».
Art. 2 - La Pia Unione ha per scopo di professare e propagare la divozione ed il culto del SS. Crocifisso che da
secoli si venera in Telgate.
Art. 3 - A tale scopo la Pia Unione:
A) fa celebrare, lungo l'anno, all'altare del SS. Crocifisso, numerose S. Messe per tutti gli iscritti, vivi e defunti;
B) promuove il Pio Esercizio della «Via Crucis»;
C) celebra ogni anno, con speciale solennità, le feste della Invenzione della S. Croce (3 maggio);
della Esaltazione della S. Croce (14 settembre); del preziosissimo
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