II modo più immediato e naturale per identificare una persona, una località, o qualsiasi altra cosa è quello
di indicarne il nome. Sembra quindi logico iniziare questa ricerca indagando sul toponimo «TELGATE» che è giunto
come tale a noi attraverso varie evoluzioni subite nel corso dei secoli, facendo non poco discutere gli studiosi di
etimologia per scoprirne, oltre all'esatta denominazione e alla possibile origine, il significato che il nome
intendeva esprimere. Tanto si sa che nessun nome viene mai attribuito a caso, ma intende sempre esprimere qualcosa
che ha un certo riferimento ad una qualche realtà.
Così scrive Umberto Zanetti in «Paesi e luoghi di Bergamo» (Grafica e Arte Bergamo, 1986): «Le forme più antiche
del toponimo, rilevabili dai documenti, sono Talegate (830, 941), Tallegate (972), Taligate (1097), Talicate (1112)
e Telgatum (1756)». L'Itinerario Gerosolimitano, risalente al 333, contempla la località, posta sulla strada romana
che collegava Bergamo a Brescia, chiamandola Tellegate (con le varianti Tollegatae e Tallegatae a seconda dei manoscritti).
È da ricordare l'ipotesi del Flecchia che il toponimo tragga origine da una variante di Tegulatae (casae).
Il Volpi, sulla scorta dell'Olivieri, pose alla base un gentilizio Tallius. Il Rohlfs propose invece il nome
personale Tillicus.
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Secondo altri cultori di storia, Tellegate o Telgate
significherebbe una località di dogana (Telonio) per cui, passando da Telgate, si doveva pagare un pedaggio
(una tassa di passaggio).
Altra spiegazione etimologica di Telgate, senz'altro almeno curiosa, è quella dello storico Andrea Lorenzoni:
nella sua pubblicazione «Da Tellegate a Benevento» dell'Itinerario Burdigalese, osserva: «La carta al 25.000
dell'I.G.M., ad est di Telgate segna una vasta campagna che se ora è resa a coltura un tempo doveva essere
brughiera con macchie boscose, e tutt'attorno si trovano località di Foresta, Gazzo, Gazzola e Gazzolina ».
Quanto al «gate» finale, continua il citato Lorenzoni, non può essere considerato un suffisso bensì un
sostantivo che segue altro sostantivo. Anche qui siamo nel campo celto-gallico. Infatti gat-cat equivaleva
a bosco, foresta, brughiera forestale e nel caso di Telgate si dovrebbe interpretare questa voce come
passaggio per il bosco: ad oriente, nella zona denominata «Campagna», era la brughiera foresta attraverso
cui passava la strada per raggiugere Leuceris (località sconosciuta).
In tal caso si dovrebbe interpretare la voce Telgate come passaggio attraverso il bosco o la foresta.
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