RESTAURO DEI SALONI DELL’ ORATORIO ( ex PALAZZO AGOSTI FERRARI )
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La Sala comunemente detta “degli uccelli” si presentava prima dell’intervento di restauro, non troppo rovinata; infatti, nonostante l’evidente presenza di crepe, sporco e slavature dovute agli idranti utilizzati per lo spegnimento dell’incendio del 1984, gran parte della decorazione risultava ancora ben visibile. Nella prima fase di pulitura ho notato subito un “stonatura” nell’impianto decorativo, infatti, il soffitto presentava fasce di colore ( grigio e bianco) troppo piene che creavano un risultato di appiattimento contrario alla notevole volumetria presente in tutto il resto della decorazione. Dopo una serie di campionature di pulitura tramite solventi, sono infatti riaffiorate le cornicette originali e due fasce perimetrali interamente decorate; una presentava una serie continua di tre piume sovrapposte e puntate con un elemento tipo borchia ad un’estremità, mentre l’altra tipiche foglie decorative in stile neoclassico. Anche il rosone centrale e le decorazioni adiacenti presentavano uno strato di pittura biancastra che in seguito alla pulitura ha lasciato posto ai colori originali con tutte le loro sfumature di tono. In questa stessa fase è riaffiorato (in parte e solo da un lato) tramite descialbo, il basamento ai piedi delle sfingi che reggono gli stemmi del casato Agosti. Successivamente alla pulitura, ho proceduto con il consolidamento in profondità dove necessario per via della decoesione dello strato d’intonaco dipinto. Successivamente sono state stuccate tutte le crepe e ricostruiti i punti dell’intonaco andati persi. ( es. in corrispondenza del vecchio filo della corrente che portava luce al lampadario centrale). L’ultima fase del restauro della sala ha previsto la ricostruzione pittorica delle parti decorate lacunose, tramite spolvero e ciò ha riguardato in particolare i basamenti delle sfingi, le parti terminali delle anfore e alcune porzioni della decorazione delle stesse. Ho inoltre provveduto, tramite velature molto acquerellate, a uniformare i vari fondi (lo sfondo grigiastro e il drappeggio). Piccole integrazioni pittoriche hanno inoltre riguardato gli uccelli, gli stemmi, le sfingi, …. La Sala principale, rispetto alla precedente presentava una situazione di degrado più avanzato. Vi erano infatti presenze saline dovute ad umidità che hanno causato la perdita di molte parti dipinte, e alcuni cedimenti dell’intonaco sugli angoli delle volte, soprattutto verso l’ingresso. Cosa più negativa è la totale perdita delle decorazioni sicuramente presenti al centro del soffitto, causate probabilmente dall’incendio che lo distrusse, essendo stato facilmente costituito da paglia e canne di bambolo come era solito usare nel 1700. Come prima cosa sono intervenuta sulle effluorescenze saline cercando di estrarre tutti i Sali ancora presenti nei muri tramite impacchi di seppiolite. Anche in questa sala ho proceduto con la pulitura tramite solventi, delle cornici in gesso dove risultava ancora visibile la presenza di decorazioni sotto vari strati di pittura e delle fasce grigiastre, bordeaux e avio visibilmente non originali. Dopo la successiva fase di consolidamento in profondità ed in superficie delle parti decoese, e della stoccatura delle varie crepe, ho proceduto a uniformare il fondale verde, già in precedenza impropriamente aggiustato. In seguito ho eseguito la ricostruzione pittorica tramite spolvero delle scene figurative zoomorfe e delle decorazioni delle cornici in gesso, di cui una presentava tipici ovuli neoclassici e l’altra foglie d’acanto. Durante il restauro mi è stato chiesto di fare una campionatura sulle lunette al di sotto della volta. Il descialbo è stato piuttosto difficoltoso per i numerosi strati di pittura, gesso ed in ultimo, ma più aggressivo, uno strato di vernice aggrappante che purtroppo ha causato la perdita della decorazione all’interno di (unica parte recuperata) un finto arco in prospettiva. Tutto il restauro è avvenuto tramite l’utilizzo di materiali a base di calce per le malte e per mezzo di pigmenti colorati per quanto riguarda i materiali pittorici, ciò per essere pienamente compatibile con l’originale. Sia da quello che è emerso dalla lunetta di prova, sia dalle porzioni di decorazione venute alla luce sulla parete perimetrale della Sala degli uccelli, è plausibile che tutte le sale del Palazzo fossero interamente decorate fino a terra, anche se quasi sicuramente i vari lavori di manutenzione avvenute nel corso degli anni ne avranno in parte rovinato l’impianto decorativo.
Un ringraziamento particolare è rivolto a Sabrina Colosio che ha prestato la sua collaborazione al restauro della sala principale.
Dott.sa Chiara Longaretti |