La parete ovest della sala dipinta

 

 

 

Una visione onirica che sembra scaturire da una saga nordica tratta dai racconti d’Ossian.

L’architettura gotica della cattedrale ricorda vagamente il duomo di Milano con le numerose guglie;

il tutto ricoperto dal famoso marmo rosa di Candoglia.

Il solito volo d’uccelli esotici e lo stormir di fronde movimenta la scena rompendo la staticità della prospettiva e creando quegli effetti di profondità che permettono di leggere tridimensionalmente il dipinto di Quirino Salvatoni.

 

Le formelle raccontano invece alcune vicende di grandi Papi:

a sinistra l’Imperatore Enrico di Svevia che implora  umilmente al papa Gregorio  la cancellazione della scomunica.

 

La scena centrale è volta a raffigurare i crociati in terrasanta per la conquista di Gerusalemme.

 

La formella di destra narra invece di papa Leone Magno che convince Attila, re degli Unni, a desistere  dall’occupazione violenta dell’Italia.